Energia dalle onde: un’idea che diventa realtà anche in Italia
A Marina di Pisa, in Toscana, è stato installato e collegato alla rete energetica il primo impianto italiano che trae energia dal movimento delle maree e dalle onde.

La 40South Energy, azienda pisana nata con l’intento di sfruttare l’energia prodotta dalle onde e dal movimento delle maree per trasformarla in energia elettrica, ha installato nel mare di Marina di Pisa il proprio primo impianto, in collaborazione con Elements Works, lo scorso 12 novembre. Si tratta del convertitore di energia H24, composto da una parte di guida ancorata al fondale, o su una struttura di supporto, e di una parte semovente collocata sopra, che si muove grazie alle forze delle maree o delle onde. Un sogno, lunghi anni di studi e progetti, che diventano realtà. In questo particolare progetto l’impianto servirà per raccogliere l’energia sprigionata dal movimento ondoso per trasformarla in energia elettrica.
L’H24 installato nelle acque di Marina di Pisa ha una capacità di 50kW ed è stato collegato alla rete elettrica: l’energia generata copre il fabbisogno di 40 famiglie circa.
Elements Group ha dichiarato sui propri social media che il generatore ha cominciato a funzionare sotto l’effetto di piccole onde e ha generato picchi pari a 1kW.
Un po’ di storia: 40South Energy è un’azienda fondata dal matematico Michele Grassi, classe 1970, laureato alla Scuola Normale Superiore di Pisa e con un dottorato in matematica dall’UCLA, University of California Los Angeles, e con studi a Oxford (U.K.), nel 2008, quando l’idea, nata nel 2005, di un metodo innovativo per estrarre energia elettrica dalle onde ha cominciato a prendere la forma di 40South Energy Ltd, contenitore per lo sviluppo della proprietà intellettuale, la fabbricazione e la commercializzazione di macchine a livello globale.
La filiale italiana, 40South Energy S.r.l. esegue parte dello sviluppo e della costruzione, in particolare di componenti meccaniche. L’azienda inglese invece si è recentemente allargata, aprendo una filiale a Plymouth, collaborando con la locale università e con collaboratori dell’Università di Exeter, per lavorare più da vicino ai progetti che coinvolgono la costa britannica meridionale.
Dopo una serie di fasi di sviluppo di prototipi, miglioramenti e test anche in loco, ovvero sui fondali marini, nel 2013 la prima vera vendita, di un macchinario chiamato R115, dalla potenza di 150kW, seguito da altri ordini da diversi operatori del settore delle energie rinnovabili a livello mondiale, e oggi, con il partner dell’installazione pisana, Elements Works SRLS, il primo impianto italiano e un progetto di installazione del primo H-WEP (H-Machine Water Energy Park), finanziato tramite crowdfunding,
Il video spettacolare della posa dell’impianto:
(credits 40South Energy Srl)
Gianbi :
da 20 anni si parla di questa fonte energetica, quando la applicheremo concretamente? Lo stretto di Messina è particolarmente indicato per questa tecnologia oltre ad altri 30/40 siti potenzialmente usufruibili tra Adriatico, Ionio e Tirreno. | domenica 27 dicembre 2015 12:00 Rispondi