Alessandro Michele di Gucci vince i British Fashion Awards
Il premio nella categoria International Designer dell’anno viene attribuito allo stilista italiano, riconosciuto come “Stilista internazionalmente acclamato e che ha dato una nuova direzione alla forma della moda nell’anno trascorso, sia nel Regno Unito, sia internazionalmente”.

Alessandro Michele photo credits: Gucci
Lunedì 23 novembre verranno consegnati a Londra i British Fashion Awards, uno dei premi più prestigiosi nella moda. Il premio per lo stilista internazionale ha già un suo vincitore (altri premi sono ancora in fase di scelta e hanno una serie di candidati fra i quali non è ancora stato scelto il vincitore), ed è Alessandro Michele, come dichiarato in una nota stampa dal British Fashion Council. Il riconoscimento viene attribuito al creative director di Gucci per i suoi notevoli risultati all’interno della maison Gucci. La sua nomina, nel gennaio 2015, a Creative Director ha segnato un significativo cambiamento nell’estetica di Gucci, una casa di moda famosa per i suoi capi e accessori in pelle, e che si posiziona, oggi al numero 2 nel mercato globale dei beni di lusso. In soli nove mesi, Alessandro Michele ha presentato ben quatto collezioni che hanno attirato l’attenzione sia dei consumatori, sia dell’industria della moda, e hanno determinato la linea da seguire nel mondo della moda, confermando la posizione di Gucci come leader trainante del settore.
Il suo sposarsi con i codici storici di Gucci, la sua comprensione e il suo apprezzamento della storia della maison, delle sue icone, e appunto, dei suoi codici espressivi riconoscibili da lontano, uniti a una visione moderna del romanticismo hanno dato vita alla nuova era Gucci, nella quale il marchio è tornato a essere iconico e a porsi come guida nella moda, fungendo da faro e finendo nei titoli dei giornali per nessun altro motivo se non quello corretto, ovvero i vestiti e gli accessori da lui disegnati nella sua visione della contemporaneità altamente originale.
Natalie Massenet, la Presidente dei British Fashion Awards, ha dichiarato che Alessandro Michele è un fenomeno all’interno di Gucci, dato che la sua estetica eclettica ed entusiasmante ha avuto un impatto improvviso sui trend della moda globale. Secondo a Massenet, la sua peculiarità non sta soltanto nell’aver reso ancora più desiderabili i prodotti Gucci, bensì anche nell’aver riportato una certa giocosità e aura di magia nell’esperienza d’acquisto all’interno dei flagship stores del brand, rimettendo il cliente al cento della propria attenzione.
La decisione di Alessandro Michele di non cambiare integralmente i propri abiti e concetti per ogni nuova collezione incontra l’esigenza del cliente di riutilizzare e rimescolare i capi; il suo eclettismo e il suo inserirsi in una tradizione lunga e consolidata, non rinunciando ad apportarvi originalità e novità si possono vedere in come egli giochi a rielaborare i materiali della tradizione, come organza, seta, fiocchi, fantasie floreali, giungle perfino sulla moquette delle sfilate, con enormi serpenti in 3D rosa, come se avesse ritrovato materiali o oggetti vintage per trasformarli in qualcosa di contemporaneo. La sfilata primavera/estate 2016 si era aperta con una mappa fittizia, chiamata “Carte de Tendre”, che si trova all’inizio di un romanzo francese del 1654, scritto da Madeleine de Scudéry; mappa disegnata per indicare la via, attraverso montagne e vallate, per trovare l’amore. Il giusto inizio per introdurre la visione romantica del mondo di Alessandro, dove abiti da uomo e da donna appaiono tempestati di grandi fiori in seta jacquard, sete a stampe cinesi o del 16mo secolo, scarpe adornate di grandi serpenti in 3D dipinti a mano, visi incorniciati da cristalli scintillanti su grandi occhiali quadrati.
Un lavoro che, a quanto pensano i responsabili dei British Fashion Awards, è molto ben impostato e destinato ad avere un impatto forte e duraturo su tutto il mondo della moda.

Gucci accessori primavera-estate 2015

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