TAG Heuer: tecnologia e lusso a braccetto nel primo smartwatch Android svizzero

Gli svizzeri stanno ufficialmente lanciandosi nel mondo dei wearables, in particolare degli smartwatch. Lunedì a New York TAG Heuer ha presentato il connected Watch, un device Android da 1500 USD, costruito in partnership con Google e Intel. E’ il primo smartwatch prodotto da un’azienda dell’orologeria di lusso svizzera.

fonte: TAG Heuer

Il modello presentato a New York, TAG Heuer Connected, somiglia molto, come aspetto, al classico Carrera, un orologio che risale al 1963 e che ha ancora oggi un fascino indiscusso. La cassa e la fibbia sono stati progettati e vengono prodotti in Svizzera dallo stesso team che si occupa degli altri modelli del marchio, sebbene tecnicamente l’orologio non possa essere definito “Made in Switzerland”, essendo il cuore prodotto da Intel, con la sua expertise elettronica.

E’ un orologio interessante per le sue caratteristiche fisiche, simili, come detto, a quelle di altri modelli della casa della Vallée de Joux: uno spessore di 12,8 mm., un diametro di 46,2 mm. E un corpo di titanio che lo rende, nonostante le dimensioni cospicue, un oggetto molto leggero da indossare. La lunetta nera, la cassa spazzolata e sabbiata, si può combinare con un cinturino di gomma vulcanizzata di sette differenti colori e una fibbia anch’essa in titanio, è chiaramente un orologio di un certo livello e che a malapena si differenzia dagli altri TAG Heuer meccanici.

fonte: TAG Heuer

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Ma per quanto riguarda il suo cuore, è stato sviluppato in collaborazione con Google e Intel, dopo l’annuncio a Marzo scorso a Baselworld, la fiera mondiale dell’orologeria, in un comunicato congiunto di tre rappresentanti delle tre aziende. Dunque si tratta di uno smartwatch con un sistema operativo Android e può comunicare con i telefoni che usano lo stesso sistema operativo, fino a quelli più datati che usano la versione 4.3 JellyBean e con gli iPhone che hanno il sistema operativo iOS 8.2. o più recenti versioni dello stesso.

Il Connected Watch è dichiaratamente uno smartwatch di lusso e ha un prezzo, per ora negli USA, che lo rende ancora più chiaro: costerà 1500 USD, quasi quattro volte e oltre il prezzo di quasi tutti gli altri smartwatch Android della gamma alta e in linea con l’Apple Watch Hermès edition. Al momento è disponibile negli USA e in Canada, nel prossimo mese verrà distribuito anche negli altri Paesi.

Ma che cosa offre, oltre al marchio e all’aspetto di un TAG Heuer, questo smartwatch di lusso? Il quadrante di un TAG Heuer, alcune app direttamente accessibili dal sito TAG Heuer e non disponibili ai possessori di orologi smart Huawei o LG, per esempio, per misurazioni speciali di tempi, app che suggeriscono ristoranti, o che permettono di tracciare il proprio gioco al golf. Nei prossimi mesi verranno sviluppati quadranti particolari in collaborazione con star internazionali come Leonardo DiCaprio, Cara Delavigne e altri. Non solo, anche un servizio che sarà apprezzato da quanti non sono sicuri di utilizzare a fondo il proprio smartwatch: dopo due anni, un Connected Watch potrà essere riportato in un negozio TAG Heuer e scambiato, aggiungendo altri 1500 USD, con un TAG Heuer meccanico.

Sembra una mossa, quella di TAG Heuer, per impedire ancora una volta il calo, se non il crollo, dell’industria orologiera svizzera. Come negli anni Ottanta del Novecento, quando l’emergere degli orologi giapponesi digitali di basso prezzo sembrava voler affondare l’orologeria svizzera, che in quel momento si trovava a muoversi in acque agitate e profonde. Proprio in quegli anni l’attuale amministratore delegato di TAG Heuer, Jean-claude Biver, insieme al fondatore di Swatch, Nicolas Hayek, salvò l’industria svizzera dalla crisi profonda. Il primo spingendo una parte dell’industria verso orologi di lusso e complicati per conoscitori e amanti del genere, il secondo inventando il concetto di orologi-commodity modaioli.

Proprio per questo non dovrebbe sorprendere che la sfida verso gli smartwatch di Apple e altri venga proprio da Biver, nel tentativo di non far navigare in cattive acque l’industria dell’orologeria svizzera, ma di tenerla aggiornata e possibilmente ancora avanti rispetto agli altri, con un concetto nuovo: lo smartwatch di vero lusso e che sembra un orologio di lusso.